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Il lungo e straordinario percorso umano e professionale dello psichiatra Franco Rotelli in una raccolta di scritti che pongono al centro della riflessione la permanente attualità di alcuni interrogativi riguardanti il senso stesso del fare psichiatria e la salute mentale come pratica di libertà. La deistituzionalizzazione, di cui Rotelli è stato massimo fautore e interprete insieme a Franco Basaglia, diventa un passaggio imprescindibile nel superamento di un approccio semplicistico e riduzionistico al disagio mentale basato sulla violenza e sull'esclusione sociale delle "vite di scarto". Quello che Rotelli delinea è un instancabile cammino di inclusione e di emancipazione che riguarda la collettività intera, per «cominciare a occuparci seriamente di tutti i muri più prossimi a noi». Franco Rotelli riflette sulla eclissi della soggettività come effetto principale della psichiatria e delle sue istituzioni, concrete e simboliche. (Postfazione di Benedetto Saraceno).